MenuGiovanni Battista ZanazzoJack
Breganze
Mercoledì 14 Maggio 2025
Breganze34
R.I.P.
Pilota militare (in Accademia con il Corso Rostro, quello dei Capi di Stato Maggiore Mario Arpino e Andrea Fornasiero) mise in riga tutti i piloti della NATO nelle gare di tiro aria-suolo (lo chiamavano “il Guglielmo Tell volante” e “la pistola più veloce del West”. A Pratica di Mare, nel 1968, mi diceva che a lui “piaceva indossare aeroplani”.
Pilota collaudatore sperimentatore, fu anche chiamato a riempire il ruolo di solista delle Frecce tricolori. Anzi il doppio solista, insieme con l’amico “orso volante” Renato Ferrazzutti. Passò presto al servizio delle industrie aeronautiche nazionali, mantenendosi comunque sempre saggiamente indipendente.
Richiesto dall’Aviazione peruviana per rinnovare i sillabi di addestramento dei nuovi piloti, ne approfittò per provare di nascosto il cacciabombardiere Sukhoi 22 (in uniforme di tenente della locale forza aerea. Abbronzato e segaligno, era indistinguibile dagli altri piloti del reparto). Passò poi tutti i dati alla NATO, che ne temeva molto l’ampio schieramento nelle forze aeree del Patto di Varsavia. Magistrale il suo giro di dimostrazione delle prestazioni dell’Aeritalia G.222 nelle montagne del Kashmir indiano, purtroppo non sufficientemente sostenuto dalla politica estera del governo italiano. Mitiche le sue presentazioni in volo (aerei, elicotteri, qualunque altro “coso volante”) e le sue considerazioni tecniche, nelle quali riservava sempre un’attenzione speciale agli aspetti di sicurezza del volo (anche perché “i cinque minuti del mona possono toccare a tutti”).
Per oltre vent’anni ha eseguito prove di volo di velivoli autocostruiti o ultraleggeri per il mensile VOLARE (Editoriale Domus), quasi sempre in coppia con l’amico e collega Fabrizio Bovi. Infaticabile: nel 1997, al Sun ’n Fun di Lakeland, Florida, ne facemmo otto in un solo giorno, e altre due la mattina seguente.
Con grande pazienza e puntiglio, ha dispensato il proprio sapere gratuitamente a tutti coloro che – superando la reverenza per il suo nome e fama – andavano a chiedergli consiglio.
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